Ogni estate, tra le pietre rinascimentali e i vicoli in salita di Montepulciano, si celebra un evento unico nel suo genere: il Bravìo delle Botti. Una corsa spettacolare, in cui otto contrade si sfidano spingendo botti da vino di 80 chili lungo un percorso in salita che attraversa tutto il centro storico. Più che una gara, il Bravìo è un rito collettivo, una manifestazione d’identità e di orgoglio che coinvolge tutta la città e che attira ogni anno migliaia di visitatori.
Scopriamo insieme le origini, lo svolgimento e il significato di questa straordinaria tradizione poliziana.
Origini medievali e rinascita moderna
Il termine bravìo deriva dal latino “bravium”, ovvero il premio, un tempo costituito da un panno prezioso (simile al “palio” in altre città). Il Bravìo nacque nel XIV secolo, ma la sfida originale non prevedeva botti, bensì cavalli montati da fantini, come in molti altri palii toscani.
La corsa a cavallo fu poi abolita nel XVII secolo per motivi di sicurezza. Per molto tempo la tradizione cadde nell’oblio, fino a quando, nel 1974, un gruppo di cittadini decise di farla rinascere… con una variante originale: la corsa con le botti, simbolo indiscusso della cultura vinicola locale.
Così nacque il Bravìo delle Botti che conosciamo oggi, un evento che unisce tradizione, creatività, sport e spirito di comunità.
Le contrade: anima e cuore del Bravìo
Montepulciano è suddivisa in otto contrade storiche, ciascuna con i propri colori, stemmi, sedi, comitati organizzativi e una vera e propria “tifoseria” cittadina. Le contrade sono:
- Cagnano – colore giallo
- Collazzi – colore nero
- Le Coste – colore rosa
- Gracciano – colore verde
- Poggiolo – colore celeste
- San Donato – colore blu
- Talosa – colore arancione
- Voltaia – colore rosso
Durante la settimana del Bravìo, ogni contrada si anima con cene, cortei, feste e momenti di condivisione. La rivalità è forte, ma sempre accompagnata da un profondo rispetto reciproco.
La corsa delle botti: una sfida di forza e strategia
Il momento clou del Bravìo è la corsa vera e propria, che si svolge l’ultima domenica di agosto. Due atleti per contrada, chiamati spingitori, devono spingere una botte da vino di 80 chili per circa 1,8 chilometri lungo il tortuoso centro storico di Montepulciano.
Il percorso parte da Piazza delle Erbe e si conclude nella suggestiva Piazza Grande, dopo una salita finale davvero impegnativa. Le strade, strette e acciottolate, rendono la corsa ancora più spettacolare e faticosa. Serve forza, resistenza, tecnica e affiatamento tra i due spingitori, che devono sapersi coordinare alla perfezione.
In palio c’è il Bravìo, un drappo dipinto ogni anno da un artista diverso, che rappresenta il simbolo della vittoria e dell’onore contradaiolo.
La settimana del Bravìo: una festa di popolo
La corsa è solo il culmine di un’intera settimana di festeggiamenti: la Settimana degli Eventi del Bravìo delle Botti. Inizia ufficialmente con la tratta degli spingitori, quando ogni contrada presenta la propria coppia di atleti.
Seguono serate gastronomiche, spettacoli, musica e cortei storici. Ogni sera, i vicoli si colorano di bandiere, tamburi e costumi medievali. È una vera immersione nella storia e nella cultura di Montepulciano, un’occasione perfetta per conoscere la città attraverso le sue tradizioni più vive.
Il Corteo Storico: eleganza e simbolo di appartenenza
Il giorno del Bravìo si apre con il Corteo Storico, una parata in costume rinascimentale con oltre 300 figuranti. Partecipano rappresentanti delle contrade, musici, sbandieratori e dame in abiti sontuosi.
È un momento suggestivo e coinvolgente, che racconta l’identità medievale di Montepulciano e il forte legame tra la città e la sua storia. Il corteo attraversa le strade fino a Piazza Grande, dove si tiene la benedizione degli spingitori davanti al Duomo.
Un evento che unisce tutte le generazioni
Il Bravìo delle Botti è molto più di una manifestazione sportiva o folcloristica: è una tradizione vissuta intensamente da tutta la comunità. Bambini, ragazzi, adulti e anziani partecipano ognuno con il proprio ruolo, creando un senso di appartenenza e di trasmissione culturale raro e prezioso.
Molti spingitori di oggi sono figli o nipoti di ex spingitori, e ogni contrada lavora tutto l’anno per prepararsi alla settimana del Bravìo: si costruiscono i costumi, si organizza la logistica, si cura la comunicazione e si allena la squadra.
Il valore simbolico del Bravìo
Al di là della spettacolarità, il Bravìo racchiude un significato simbolico potente. Spingere una botte in salita, tra la fatica, l’incitamento della folla e la competizione serrata, è un gesto che parla di tenacia, comunità, radici.
È la metafora perfetta della vita di un borgo come Montepulciano: difficile ma ricca, lenta ma forte, fatta di collaborazione, impegno e passione.
Vivere il Bravìo: un’esperienza da non perdere
Assistere al Bravìo delle Botti significa vivere Montepulciano in una delle sue espressioni più autentiche e vibranti. È un’occasione unica per vedere il borgo trasformarsi in un teatro a cielo aperto, dove ogni strada diventa scena, ogni cittadino diventa attore e ogni visitatore, spettatore coinvolto.
È il momento ideale per scoprire la cucina locale, degustare il celebre Vino Nobile di Montepulciano, perdersi tra i vicoli antichi e lasciarsi conquistare da un’atmosfera irripetibile.
Conclusione: una tradizione viva che guarda al futuro
Il Bravìo delle Botti non è una semplice rievocazione del passato: è una tradizione viva, in evoluzione, capace di rinnovarsi senza perdere la propria anima. È un esempio perfetto di come un borgo possa valorizzare le proprie radici culturali per costruire identità, coesione e attrattività turistica.
Chiunque visiti Montepulciano in quei giorni porta a casa non solo immagini spettacolari, ma anche il ricordo di un’emozione collettiva, difficile da spiegare e impossibile da dimenticare.