Il tempio di San Biagio a Montepulciano: scopriamolo meglio insieme

La costruzione del Tempio di San Biagio ebbe inizio nel 1518, in seguito a un evento ritenuto miracoloso. Si narra che alcune persone, passando davanti a un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e San Francesco, situato su un muro di una vecchia pieve paleocristiana, videro gli occhi della Vergine muoversi come se fosse viva. Questo episodio suscitò una profonda devozione tra la popolazione locale, che decise di edificare un nuovo tempio in onore della Madonna di San Biagio.

Il progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio

L’incarico per la progettazione del nuovo edificio fu affidato ad Antonio da Sangallo il Vecchio, uno dei più importanti architetti del Rinascimento. Ispirandosi alla Basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato, progettata dal fratello Giuliano da Sangallo, Antonio concepì un tempio a pianta centrale, a forma di croce greca, con una maestosa cupola centrale e un’abside semicircolare.

La costruzione si protrasse fino al 1545, e dopo la morte di Sangallo, i lavori furono portati avanti da altri architetti. Il progetto fu sostenuto anche da Papa Leone X, che aveva legami con Montepulciano attraverso il suo precettore, il celebre umanista Agnolo Poliziano.

Esterno: armonia e proporzioni

Il Tempio di San Biagio si distingue per la sua eleganza e simmetria. La facciata principale, realizzata in travertino, è suddivisa in due registri da una trabeazione decorata con triglifi e metope. Il portale d’ingresso è sormontato da una finestra e da un frontone triangolare con un oculo centrale. Sul lato sinistro della facciata si erge un campanile a più ordini, decorato con semicolonne e pilastri di diversi stili architettonici: tuscanico, ionico e corinzio. Originariamente, il progetto prevedeva la costruzione di due campanili, ma solo uno fu completato

Interno: semplicità e spiritualità

L’interno del tempio è caratterizzato da una pianta a croce greca, con quattro bracci simmetrici che si incontrano sotto una cupola centrale di 13 metri di diametro. La cupola, costruita tra il 1536 e il 1544, poggia su quattro pennacchi e presenta una doppia calotta con una lanterna sommitale. Le volte a botte dei bracci sono in parte cassettonate e illuminate da finestre rettangolari.

L’altare maggiore è ornato da un dossale marmoreo realizzato nel 1584 da Giannozzo e Lisandro di Pietro Albertini. Al centro si trova l’affresco trecentesco della Madonna col Bambino, ritenuto miracoloso, mentre ai lati sono collocate quattro statue marmoree di Ottaviano Lazzeri, raffiguranti San Giovanni Battista, Santa Caterina da Siena, Sant’Agnese e San Giorgio.

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Curiosità e dettagli

  • Acustica sorprendente: posizionandosi al centro del tempio, esattamente sotto la cupola, e battendo le mani, si può percepire un’eco che si ripete più volte, grazie all’acustica particolare dell’edificio.
  • Organo storico: sulla cantoria di destra del presbiterio si trova un organo a canne costruito da Alamanno Contucci nel 1781, ancora funzionante e utilizzato durante le celebrazioni
  • Canonica e pozzo: di fronte al tempio si trova la canonica, progettata anch’essa da Sangallo e completata intorno al 1550, caratterizzata da un doppio loggiato. Accanto, un pozzo in travertino risalente al 1551 completa l’armonia del complesso

Un’esperienza da non perdere

Visitare il Tempio di San Biagio significa immergersi in un’atmosfera di pace e bellezza. La sua posizione isolata, circondata dalla natura, lo rende un luogo ideale per la meditazione e la contemplazione. Ogni anno, migliaia di visitatori si recano a Montepulciano per ammirare questo gioiello del Rinascimento e per scoprire le meraviglie della Val d’Orcia.

Informazioni utili

  • Indirizzo: Via di San Biagio, 20, 53045 Montepulciano (SI),
  • Orari di apertura: variano a seconda della stagione; si consiglia di consultare il sito ufficiale per informazioni aggiornate.

Il Tempio di San Biagio è una testimonianza straordinaria della maestria architettonica del Rinascimento e della profonda spiritualità che permea la storia di Montepulciano. Una visita a questo luogo sacro offre un’esperienza indimenticabile, arricchita dalla bellezza del paesaggio toscano e dalla ricchezza culturale della regione.

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